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In questa guida spieghiamo come chiudere il conto corrente e mettiamo a disposizione un fac simile chiusura conto corrente bancario da scaricare.
Come Chiudere il Conto Corrente
Aprire un conto corrente è una facoltà di tutti gli individui capaci di agire che abbiano la volontà di instaurare un rapporto di fiducia con un determinato istituto bancario. L’esigenza di aprire un conto corrente intestato ad un singolo soggetto oppure a più persone è legata ad interessi di natura lavorativa, in genere, ma anche alla possibilità di collegare al proprio conto dei servizi aggiuntivi. Per molte banche o istituti di credito, infatti, risulta imprescindibile dall’apertura di un conto corrente l’utilizzo di servizi ulteriori quali la carta di credito oppure altre carte prepagate che, inevitabilmente, trovano fondamento nel rapporto principale sorto tra l’istituto stesso e il cliente. La miglior resa di tali servizi additivi è di solito collegata a garanzie rispetto alle quali il conto corrente rappresenta soltanto uno strumento di tracciabilità e di sostegno nel pagamento di quanto dovuto a terzi o alla banca medesima. In particolare, l’insaturazione di un rapporto di lavoro presuppone, al tempo stesso, l’esistenza di un conto corrente di cui il lavoratore sia titolare al fine di poter accreditare lo stipendio in maniera chiara e trasparente. Gli utilizzi di un conto corrente possono essere i più disparati ma il comune denominatore è rappresentato dal vantaggio di tenere traccia di entrate e uscite in maniera limpida ed inequivocabile sulla base dei pagamenti effettuati o ricevuti mediante bonifici o incassi di diverso genere.
L’informativa precontrattuale
Recarsi presso l’istituto bancario prescelto è il primo passo da compiere per stipulare un contratto di conto corrente con quest’ultimo. L’informativa a cui lo stesso istituto è tenuto rappresenta un obbligo di grande rilievo sociale in quanto consente al cliente, futuro correntista, di conoscere vantaggi e svantaggi di ogni aspetto contrattuale prima di decidere di sottoscrivere i documenti ufficiali. Tali obblighi rientrano nel più generico dovere di correttezza e di buona fede precontrattuale, laddove la banca, in quanto professionista, è tenuta ad esplicitare i contenuti salienti del contratto in essere. Si tratta di un generico dovere di protezione che l’istituto bancario ha l’obbligo di osservare in maniera garantistica e tutelare nei confronti del cliente consumatore nello specifico. Più in generale, la responsabilità precontrattuale si occupa di tutelare il contraente dall’essere coinvolto in trattative che possono rivelarsi inutili o svantaggiose; dal concludere contratti invalidi oppure validi ma svantaggiosi, dallo stipulare contratti che si rivelino fraudolenti o rispetto ai quali l’elemento doloso si manifesti in maniera evidente. Per questi motivi è fondamentale improntare qualsivoglia trattativa contrattuale sulla base dei principi di correttezza e buona fede, onde evitare pregiudizi per la parte contraente più debole. Questo è quanto stabilito dalla norma di cui all’articolo 1337 del Codice Civile, secondo cui le parti che si apprestano a svolgere delle trattative devono comportarsi secondo buona fede, così come, qualora una parte conosca o possa conoscere una o più cause di invalidità del contratto, dovrà informare l’altra per non incorrere in responsabilità secondo quanto stabilito dall’articolo 1338 del Codice Civile. La responsabilità precontrattuale non è applicabile alla mancata stipula del contratto definitivo rispetto al contratto preliminare. In questo ultimo caso, infatti, può parlarsi di responsabilità contrattuale poiché il preliminare è già un contratto. La natura della responsabilità precontrattuale ha causato diversi dibattiti giurisprudenziali che la riconducevano a volte nell’alveo della responsabilità extracontrattuale, altre volte nell’ambito di quella contrattuale. L’orientamento più recente è volto ad affermare quest’ultima natura, con la conseguenza che l’onere della prova per il contraente sarà meno dispendioso e anche la prescrizione relativa all’azione giudiziaria sarà quella ordinaria decennale. La ragione risiede nella teoria del contatto sociale, laddove l’incontro delle parti nelle trattative contrattuali riveste la forma del contatto che fa sorgere già i primi obblighi in capo alle parti stesse.
Come aprire un conto corrente
Aprire un conto corrente si rivela un’operazione ormai molto semplice e alla portata di tutti. Una volta effettuata la richiesta presso l’istituto bancario di riferimento, dopo aver fornito la documentazione necessaria, lo stesso provvede in automatico all’apertura di un conto corrente bancario assegnando una serie alfanumerica che identifica in maniera univoca il proprio conto. L’apertura del conto corrente può avvenire in filiale, alla presenza dell’operatore preposto, oppure direttamente online, laddove, con pochi click, è possibile aprire un conto gestibile direttamente dalle piattaforme create a tal fine. Per l’utente è sufficiente vagliare attentamente le offerte sul mercato per poi scegliere e decidere a quale banca rivolgersi. Anche la tipologia di conti correnti può variare in base alle esigenze dell’utente ed è, dunque, opportuno affidarsi a consulenti esperti per ottenere la migliore soluzione possibile alle proprie necessità di natura finanziaria.
Le operazioni bancarie
L’istituto bancario offre una serie di servizi finanziari che soddisfano le esigenze sia degli individui che delle imprese. In entrambi i casi lo strumento contrattuale del conto corrente rimane il mezzo più utilizzato per il trasferimento del denaro e dunque per la circolazione di beni e servizi in considerazione dell’estrema semplicità con la quale le banche consentono l’apertura di un conto corrente. Tale strumento consente ai clienti di tenere sempre sotto controllo i movimenti legati alle reciproche rimesse derivanti dai rispettivi crediti che possono vantare sia i clienti stessi che le banche nei loro confronti. Inoltre, il conto corrente può avere un singolo titolare oppure essere intestato a più soggetti, cosa che permette una differente rappresentazione del quadro economico legato al conto corrente stesso, seppur non differente nella sostanza. Per qualsiasi problematica legata a liti che possono insorgere con l’istituto bancario di riferimento, è possibile poi adire, innanzitutto, l’organismo di mediazione appositamente creato, cioè è facoltà del cliente adire l’Arbitro Bancario Finanziario.
La disciplina giuridica legata al conto corrente
Per conto corrente si intende, giuridicamente, il contratto con il quale le parti si obbligano ad annotare in un unico spazio, il conto dunque, i crediti che derivano dalle reciproche rimesse, considerandoli, tuttavia, inesigibili e indisponibili fino alla chiusura del conto. Anche i creditori potranno eventualmente soddisfarsi soltanto a seguito della chiusura del conto temporalmente prestabilita. Per rimessa, inoltre, si intende fondamentalmente qualsiasi atto o rapporto dal quale derivi una ragione di credito. La disciplina normativa trova fondamento e riferimento nell’articolo 1823 del Codice Civile. Ai fini della validità del contratto non sono previste forme specifiche poiché si ritiene sufficiente la manifestazione di volontà , e dunque del consenso, anche tacita. Per quanto riguarda la cessazione del contratto se quest’ultimo è a tempo indeterminato il recesso diventa il modo per sciogliere il contratto stesso, recesso esercitabile a ogni chiusura del conto con debito preavviso.
Perché chiudere un conto corrente
Così come per l’apertura, anche per la chiusura di un conto corrente è sufficiente recarsi presso la filiale della propria banca per richiedere la chiusura del conto. In alternativa, è sempre possibile notificare all’istituto bancario debita comunicazione attraverso mezzi tracciabili che garantiscano l’arrivo della stessa al destinatario. Si tratta della raccomandata oppure della posta elettronica certificata. La facoltà del cliente di chiudere il conto in qualsiasi momento corrisponde all’obbligo della banca di completare la procedura di chiusura entro dodici giorni dalla richiesta medesima. Si tratta di un termine tassativo oltre il quale sono previste sanzioni a carico della banca stessa. Le motivazioni per le quali un cliente voglia decidere di chiudere il proprio conto corrente possono essere le più svariate, come nel caso di offerte più vantaggiose presso altre banche, ma tutte sono accomunate dalla facoltà di recedere dal contratto in completa autonomia, senza vincoli o costi aggiuntivi rispetto a quelli previsti dal contratto stesso.
Fac simile Modulo Chiusura Conto Corrente Bancario
Di seguito si trova un fac simile chiusura conto corrente bancario da scaricare e compilare.
Modulo chiusura conto corrente bancario
Luca Polito
Luca Polito è un esperto del settore bancario che ha dedicato la sua carriera a una vasta gamma di servizi finanziari. Come operatore di sportello, Luca ha maturato una profonda conoscenza pratica delle operazioni di cassa, che spaziano da prelievi e versamenti, al cambio assegni, alla gestione dei bonifici, nonché alla predisposizione dei RID.
Sul suo sito, Luca condivide la sua esperienza e competenza con una serie di guide dettagliate che coprono tutti gli aspetti delle operazioni e dei servizi bancari. La sua profonda conoscenza del settore e la sua capacità di spiegare concetti complessi in termini semplici e comprensibili rendono le sue guide una risorsa preziosa per chiunque cerchi di capire il mondo della banca e dei servizi finanziari.